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Il Silenzio dei Luoghi

Il Silenzio dei Luoghi

Il Progetto “Fotocircolando”, nato nel 2019 con l’obiettivo di favorire l’interazione e il confronto culturale tra soci dei diversi circoli fotografici, è giunto al termine della seconda edizione, con serate di incontri dedicate al tema “IL SILENZIO DEI LUOGHI”.
I soci dei due circoli fotografici partecipanti, Circolo Fotografico Famiglia Legnanese e Circolo 87 di San Vittore Olona, dopo aver scelto congiuntamente il tema progettuale, hanno presentato le proprie immagini, che sono state oggetto di lettura e dibattito.
Erminio Annunzi, esperto esterno invitato alle serate di visione/condivisione, è docente di tecnica fotografica, fotografia di paesaggio e creatività presso l’Istituto Italiano di Fotografia e Canon Academy, oltre ad aver ricoperto il ruolo di responsabile della galleria fotografica Agfa. Le sue foto sono pubblicate sulle più importanti testate giornalistiche italiane, tra cui La Repubblica, Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport, La Voce, Il Giornale. Grazie alla sua lun- ga esperienza e alla numerosa partecipazione dei soci dei circoli, che hanno presentato più di trenta immagini, gli incontri si sono rivelati momenti di confronto intensi, di analisi interessanti, di interpretazione diverse, di suggestioni e di richiami.
I fotografi hanno presentato le singole immagini illustrandone la didascalia e il proprio intento di trasmettere l’idea del silenzio dei luoghi attraverso la “scrittura” di uno scatto. Abbiamo visionato immagini molto diverse tra loro, punti di vista a volte anche lontani, che hanno stimolato il dibattito e reso le serate reali momenti di arricchimento e di crescita, finalità ultima del progetto interculturale.
La fotografia, che ha la grande capacità di trasformare una scena in un messaggio, ha favorito un dialogo aperto sulle diverse interpretazioni del tema. In un mondo ricco di immagini rumorose, disturbanti, talvolta violente, oggetto spesso di sguardi frettolosi e distratti, la ricerca dell’essenza del silenzio ha portato i fotografi ad interrogarsi sulla dimensione più intima e misteriosa della realtà, non limitandosi didascalicamente a creare belle immagini di luoghi silenziosi.
Il progetto si è così composto di una grande varietà di immagini introspettive, che mostrano un tempo sospeso tra realtà e finzione, tra passato e presente, luoghi abbandonati, paesaggi rarefatti, sospesi in un tempo indefinito, avvolti da nuvole che paiono soffocarne la voce. In alcune di esse appare una natura malinconica, velata, in altre offesa e deturpata dagli interventi dell’uomo, in altre ancora, l’insieme di relazioni tra visibile/invisibile e presenza/ assenza aprono verso un altrove che trascina lo sguardo oltre la cornice con un delicato gioco di rimandi e suggestioni. In contrasto con le modalità sempre più superficiali e rapide del vedere, queste fotografie, pur nella loro apparente delicatezza, hanno avuto la forza di mostrarsi come immagini da non consumare velocemente, coinvolgendo un pubblico attento e partecipe.

 

Marina Guelfi